IL LINGUAGGIO DEI FIORI
- 25/10/2019
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IL LINGUAGGIO DEI FIORI
L’erbario conserva in sé la storicità, trattenendo tra le sue pagine un istante preciso. Si tratta di una raccolta di piante
essiccate che può avere delle funzionalità differenti, può avere lo scopo di conservare, confrontare oppure
documentare il materiale ottenuto. Questi elementi sono testimonianza della ricchezza del territorio e dei suoi
mutamenti. Inoltre, queste produzioni permettono di visualizzare il grado degli effetti dell’intervento dell’uomo nella
natura. I fiori, le piante e la botanica hanno avuto un importante ruolo anche nella storia della fotografia. Attorno alla
metà del 1800, è stata fondamentale la figura di Anna Atkins, che ha unito la sua passione per la botanica alla fotografia
realizzando “Photographs of British algae: cyanotype impressions”, il primo libro illustrato con immagini fotografiche,
con un’impostazione che ricorda quella dell’erbario. Per realizzarlo ha sfruttato l’invenzione di John Herschel: la
cianotipia. Questa tecnica particolare, è caratterizzata dall’iconico color Blu di Prussia, permette di imprimere nella
carta lo spazio dell’oggetto, che lascia così traccia di se stesso. Già nel Medioevo si faceva largo uso degli erbari per
raccogliere la conoscenza, soprattutto in campo medico, attraverso le illustrazioni delle piante e dei fiori, dove era
necessario etichettare il materiale scientifico, la data e il luogo di provenienza, il colore, le proprietà e gli effetti
benefici per l’uomo. Questa impostazione ne definisce il tipico assetto grafico che contraddistingue l’erbario e gli dà
quell’atmosfera vintage e poetica. La potenza della conservazione dei fiori essiccati diventa un elemento di artistico e
decorativo anche all’interno degli spazi. L’estetica che guida questo atteggiamento rientra nello stile botanical.
Questo linguaggio è stato protagonista di stampe, fantasie, arredamenti e decorazioni. L’utilizzo del verde reo come
componente protagonista, i colori tenui e fiori creano quell’atmosfera ricercata, dal gusto vintage, bohémien o
industrial contraddistinto dalla presenza della natura. Inoltre, per suggerire il clima botanical, si possono utilizzare
delle cornici decorative contenenti dei fiori essiccati, dando forma e vita ad una tipologia di erbario che diventa
esposto sulle pareti, stimolando un’atmosfera magica e romantica. L’utilizzo dei fiori e delle piante, è una
caratteristica singolare ed esclusiva all’interno di uno spazio industrial, che combina materiali, colori, texture e arredi
con gli elementi naturali. Dalle componenti in metallo, in ferro o in legno grezzo, fino alle differenti collezioni di
varietà di piante. Anche le finiture in rame o in ottone abbinate ai dettagli floreali conferiscono un tocco
contemporaneo e prezioso. L’aspetto naturale all’interno dei locali e degli spazi accentua l’importanza del contatto
tra la persona e il suo contesto di provenienza. Lo stile industrial e botanical viene raccontato attraverso l’uso di
particolari carte da parati, caratterizzate da stampe floreali che suggeriscono uno spazio affascinante,
contraddistinto da un profumo moderno e da un’estetica senza tempo.
Foto a cura di: Selina decor blog, Anna Atkins, About Garden, Ulisse Aldovandi